Il parco archeologico della Rocca di Cefalù

Il parco archeologico della Rocca di Cefalù: la perfetta fusione tra mare, macchia mediterranea, archeologia e storia.

Mare, macchia mediterranea, archeologia e storia. Tutto in un unico contesto: la Rocca di Cefalù. Una rupe alta 268 metri che sormonta la cittadina normanna, comunemente chiamata u castieddu dai cefaludesi veraci.

La Rocca dà il nome a Cefalù e ospita un gran numero di monumenti di origine bizantina, popolo che la abitò tra i V e il VI secolo, sfruttandone la posizione per ripararsi dagli attacchi dei nemici. Il principale fra questi monumenti è sicuramente il Tempio di Diana di cui abbiamo già parlato.

Una salita, quella sulla Rocca, attraverso un sentiero, fortificato nel medioevo, che regala tanti momenti particolari e che culmina in uno spettacolare punto panoramico da cui è possibile apprezzare la vista di Cefalù da una posizione veramente privilegiata.

IL MITO

La Rocca di Cefalù è interessata dal mito di Dafni che dopo aver giurato di essere fedele ad una ninfa, venne sedotto da ubriaco e per questa ragione accecato. Dafni quindi decise di uccidersi gettandosi dalla Rocca. Secondo un’altra versione Zeus l’avrebbe poi trasformato in Rocca per salvarlo.

IL PARCO

Il Parco archeologico della Rocca è stato inserito nel circuito del sistema integrato dei beni ambientali e culturali di Cefalù e fa parte dei siti di interesse comunitario della Sicilia (S.I.C).

L’Amministrazione comunale ha realizzato vari interventi e ne ha implementato: i servizi per il pubblico, la pulizia e la manutenzione del sottobosco e dei sentieri.

La segnaletica turistica è stata modernizzata con l’ausilio della nuova tecnologia della realtà aumentata. Sono state collocate nuove panchine, cestini ecosostenibili e risistemate le staccionate e le ringhiere.

All’ingresso al parco è stata posizionata una nuova biglietteria con locali in legno ecocompatibili che ospitano anche il servizio di accoglienza, un bookshop, un bar-caffetteria.

Insomma, se vieni a Cefalù, una passeggiata sulla Rocca è d’obbligo. Il parco è aperto tutti i giorni (prefestivi e festivi compresi) dalle 8:00 alle 19:00.

Cefalù è anche… la porta delle Madonie

Cefalù non è solo mare, Cefalù non è solo storia e cultura, Cefalù è anche la porta delle Madonie.

Cefalù non è solo mare, Cefalù non è solo storia e cultura, Cefalù è anche la porta delle Madonie.

Le Madonie costituiscono – insieme ai Nebrodi e ai Peloritani – il cosiddetto Appennino siculo, una catena montuosa dalla fantastica varietà faunistica e vegetazionale. Nel 1989 è stato costituito il Parco delle Madonie per preservare il ricco e variegato ecosistema naturale della zona.

Questo paradiso botanico ha vette che sfiorano i 2.000 metri di quota e condizioni climatiche favorevoli che hanno dato vita ad un gran numero di specie animali e vegetali. Qui si contano infatti più della metà delle 2.600 specie presenti in Sicilia.

Un puzzle di paesaggi meravigliosi, immersi nella natura selvaggia e contornati da una miriade di sentieri, ideali per i praticanti del trekking e per coloro i quali amano le lunghe passeggiate tra i boschi.

I comuni che rientrano all’interno del Parco delle Madonie hanno una forte connotazione strategica. In passato sono stati attraversati da greci, romani, bizantini, arabi e normanni; culture e dominazioni che hanno restituito centri abitati pieni di storia e dalle particolari abitudini.

Il Parco delle Madonie offre un incredibile paesaggio tra frassini secolari e gastronomia tipica dove mare e montagna si incontrano e danno vita a uno scenario molto suggestivo: tra boschi e coltivazioni di ulivi, viti, noccioli e manna.

Tipica di questo territorio è la famosa Provola delle Madonie, un formaggio a pasta filata prodotto nei tanti caseifici presenti nel territorio madonita e molto facile da assaggiare, magari durante una passeggiata in uno dei centri storici dei borghi montani.

Le Madonie rappresentano per l’appunto un circuito di borghi, castelli e monasteri più unico che raro. Tra i borghi più conosciuti non si possono non citare Gangi e Petralia Soprana, eletti Borghi più Belli d’Italia rispettivamente nel 2014 e nel 2019, ai quali si aggiungono altre perle come Castelbuono, Geraci Siculo, Petralia Sottana, San Mauro Castelverde, Polizzi Generosa – solo per citare i più famosi – tutti facilmente raggiungibili da Cefalù.

Sono tanti gli scienziati e i botanici interessati allo studio del Parco, attratti dalla sua varietà vegetale unica al mondo che rende questa zona della Sicilia famosa come “il giardino botanico al centro del Mediterraneo”.

Le Madonie rappresentano anche il teatro della Targa Florio, la corsa automobilistica più antica del mondo e della quale parleremo in un articolo dedicato.

Un mix di natura incontaminata, storia millenaria e cultura contadina. Questo sono le Madonie a pochi chilometri dalla splendida Cefalù.

Cosa fare e vedere nel Parco delle Madonie